Riciclo e riutilizzo, questi sono i due punti cardine sui quali si basa il terzo trend presentato per la stagione futura. In un momento storico dove la concezione di possesso perde valore in virtù di un nuovo modo di intendere la condivisione e il second-hand, anche i gusti del consumatore cambiano.
Perché si parla di innovazione del riciclo? La crescente importanza che viene attribuita al concetto di riuso ha portato a riesaminare il valore di ciò che un tempo veniva inevitabilmente scartato o buttato via. Basti pensare al fenomeno del consumismo di massa o di tutti gli scarti di produzione che venivano semplicemente sprecati perché considerati superflui.
Al posto di una produzione spesso esagerata e priva di alcun senso, l’industria della moda si sta sempre più focalizzando sull’eredità del passato. Di pari passo la comunicazione tra passato e presente emerge attraverso la rivisitazione degli storici archivi delle aziende, rappresentando una tendenza di spicco e totalmente attuale.
Nei mesi prossimi mesi si assisterà a un gran ritorno dei filati melange utilizzati per la presentazione di completi da uomo, mentre i motivi a quadretti ereditati dal guardaroba classico si imporranno come un must have al quale sarà impossibile sottrarsi. Dall’altro lato i jacquard dal fascino vintage sembrano essere stati riaggiornati in una versione più fresca e contemporanea, mentre il tweed viene espresso in diverse varianti di colori in tinta unita.
E a proposito di colori, in un’atmosfera dai tratti retrò come quella descritta le tonalità di spicco spaziano dal marrone neutrale al rosso romantico, passando però per toni rubati al guardaroba maschile come il verde oliva o il grigio medio.